Continuazione...
Mie care lettrici e miei cari lettori,
Vogliamo ora parlare di come si conseguono le qualità spirituali.
Yama significa controllo e consiste in:
Conformemente a questi cinque principi si deve controllare la propria lingua. Colloqui inutili e chiacchiere scialacquano energia e causano l’irrequietezza della consapevolezza umana. Sono inoltre da controllare e da evitare: il lavorare troppo o troppo poco, il dormire troppo o troppo poco, il nutrirsi troppo o troppo poco, il troppo sesso.
Niyama significa disciplina. Esistono cinque principi di niyama:
Oltre a questi niyama devono essere osservate: regolarità, puntualità, gratitudine, simpatia, collaborazione, ecc.
Posture e gesti mantengono il corpo e la mente sani, in forma e attivi, e provvedono affinché il sistema fisico e mentale funzioni in modo regolare.
Pranayama significa trattenuta o accumulo dell’energia vitale che:
È il pranayama che ci aiuta a rendere trasparente la cortina che si trova tra la consapevolezza umana e la consapevolezza cosmica.
Pratyahara significa il ritiro della mente dagli oggetti e dalle attività esteriori. Con la digressione del prana, l’ignoranza crea nella mente umana un „nido“, che sviluppa nelle persone illusioni, delusioni ed errori. In seguito la persona diviene vittima di attaccamenti, di cattive abitudini e alla fine diventa nemica di sé stessa. Più è attaccata, attraverso l’influenza della mente e dei sensi, a pensieri e azioni mondane, peggiore diventa la sua irrequietezza. Diventa così una marionetta dei propri desideri e delle proprie brame.
La concentrazione è essenziale sia nelle faccende materiali, sia nella via spirituale. La concentrazione è il microscopio e il telescopio universale attraverso cui tutto può essere compenetrato. È anche una forza proficua nella meditazione.
Cos’è la meditazione? Viene definito meditazione lo stato in cui la nostra concentrazione scorre ininterrotta su un oggetto determinato.
Spesso le persone parlano di meditazione dinamica, o di meditazione cristiana, yoga, zen o Rosenkranz, ecc. Questi sono modi di esprimersi sbagliati. Meditazione è meditazione, non importa se cristiana o yoga, zen o dinamica! Può essere diversa la preparazione alla meditazione, possono essere diversi gli esercizi che precedono la meditazione, ma lo stato della meditazione è il medesimo.
Si deve meditare regolarmente senza nutrire alcuna aspettativa. Con l’acqua della meditazione regolare, cresce e prospera interiormente una pianta spirituale. Al momento opportuno essa produrrà i fiori e i frutti dell’autorealizzazione.
Un Maestro spirituale, durante molti anni della sua vita, ha meditato e sviluppato molte qualità spirituali. Egli non darà tutta la sua conoscenza nel giro di un giorno o di un anno. Così come una madre saggia dona ai propri figli l’alimentazione corretta, a dipendenza della loro capacità di digestione, così il Maestro spirituale dona la conoscenza ai propri studenti, a dipendenza della loro capacità di assimilazione. Lo studente, nei confronti del suo Maestro, deve inoltre essere sincero, rispettoso, pieno di abnegazione e leale, altrimenti non ha nessuna probabilità di sviluppare le sue possibilità spirituali.
Dopo una serie di verifiche, quando il Maestro ha la certezza sulle qualità dello studente, allora e solo allora Egli trasmette la sua conoscenza e la sua saggezza. Se il Maestro individuale è felice dello sviluppo dello studente, anche il Maestro universale è felice e sarà pronto a mostrare la via dell’autorivelazione. Questo è un momento promettente nella vita, e la fine del viaggio.
Effettivamente dall’inizio della vita tutto è presente. Dio ha dato tutto agli esseri umani; un corpo perfetto, la mente, l’intelligenza e l’ego. Tutti i tipi di consapevolezza, tutte le risposte alle sue domande ed un’enorme forza mentale. Per il piacere esteriore Dio ha dato fiori, frutti, cereali; tutti gli elementi, come lo spazio, l’aria, il fuoco, l’acqua e la terra. Egli ha dato piante e alberi, uccelli e animali. Negli esseri umani ha dato, come spirito, la Sua scintilla che dispone e controlla il respiro.
Infine, direttamente o indirettamente, mostra all’uomo il segreto della Sua creazione e la Sua vera identità. Questo è lo stato dello yoga che, dalla sua nascita in questo mondo materiale, ha ricevuto in eredità.
In questo mondo materiale l’essere umano deve lavorare e, passo dopo passo, impara ad entrare dentro sé stesso e un bel giorno raggiunge l’obiettivo della vita.
Continua…